• 29 Ottobre 2009 /  rassegna stampa, social, star bene

    Riporto un gradevole articolo dalla rassegna dell’OdP nei media, augurando a tutti noi di pensare più positivo e giocare quanto più possibile.

    di Gabriella Alleruzzo da Osservatorio Psicologia nei media

    Quante volte riceviamo il consiglio di fare le scale anziché prendere l’ascensore o la scala mobile? E quante volte disattendiamo a questo consiglio? L’agenzia DDB di Stoccolma, sponsorizzata dalla Volkswagen Svezia, si è posta questa ed altre domande, partendo dal concetto che il divertimento è il modo più semplice per migliorare il comportamento delle persone e ha creato una campagna di marketing chiamata The Fun Theory. La campagna si fonda su una serie di esperimenti condotti in ambiente urbano in relazione ai quali vengono registrate le reazioni della gente. Nel video che vi presentiamo, una scala della stazione della metropolitana Odenplan di Stoccolma è stata trasformata in un pianoforte gigante, ma sul sito dedicato sono presenti altri due video della campagna, in uno dei quali si vede la gente in un parco raccogliere da terra l’immondizia allo scopo di sentire il suono del bottino per rifiuti “più profondo del mondo” (in realtà si tratta di un dispositivo sonoro che si attiva con un sensore ogni volta che un rifiuto viene gettato nel bottino), nell’altro si mostra come un cassonetto per la raccolta differenziata del vetro, trasformato in un gioco Arcade, possa incentivare la raccolta stessa. A sentir loro, il divertimento “funziona”. Il 66% in più di persone usa le scale, il bottino sonoro raccoglie 72 kg di spazzatura contro i 41 di un bottino normale e il gioco Arcade richiama in una sola serata un centinaio di persone. Continua a leggere »

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  • 15 Luglio 2009 /  disturbi alimentari, psicoterapia

    a cura di Francesca Zoppi e Marianna Pisano, AIDAP Verona Nel trattamento tradizionale dell’obesità al paziente viene “prescritto” di fare attività a una certa frequenza (es. cinque volte la settimana), durata (es. 30-60 minuti a seduta) e intensità (es. mantenere una frequenza cardiaca pari al 70% della frequenza cardiaca teorica massima). I medici e i sanitari che prescrivono l’attività fisica in questo modo pensano che questo sia il miglior modo per il paziente di ottenere dei benefici per la sua salute e per calare di peso. Questo non è vero per i seguenti motivi: Continua a leggere »

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  • 22 Maggio 2009 /  rassegna stampa, star bene

    disegno di Alberto Ruggieri www.albertoruggieri.net

    A tutti noi spesso capita di attraversare dei momenti di confusione, nei quali prendere la decisione giusta sembra un’impresa. Scelte importanti nel lavoro, nelle relazioni e nella vita di tutti i giorni possono trasformarsi in un tormento se non abbiamo abbastanza lucidità. Lo sa bene, per esempio, C. Sullenberger, il pilota della US Airways che lo scorso gennaio, dopo essere decollato da New York ed essersi accorto che il suo aereo era in avaria, ha preso con freddezza l’unica soluzione possibile, la sola che poteva essere giusta: ammarare nell’Hudson. Anche senza ricorrere a questi esempi di eroismo, possiamo d

    ire che la lucidità sia un istinto innato in ognuno di noi. I problemi nascono quando a quell’istinto non permettiamo di esprimersi, mettendo in atto dei comportamenti sbagliati.

    L’ultimo numero del mensile Riza Psicosomatica tocca proprio il tema della lucidità, sfatando preconcetti e luoghi comuni. Il primo? Quello che, nei momenti di confusione, dobbiamo far ordine nella nostra vita. In effetti nei periodi in cui siamo confusi e irrequieti spesso cerchiamo di proteggere la nostra fragilità isolandoci o imponendoci una vita quanto più regolare possibile, evitando la folla e le occasioni che temiamo possano destabilizzarci. Spesso la ricerca di ordine interiore si riflette nel tentativo di crearci intorno un ambiente pulito e ordinato, quasi asettico.

    Questi comportamenti altro non solo che il tentativo di estendere un controllo razionale a tutto ciò che potrebbe turbarci. In questo senso non fanno che rinforzare le ragioni da cui nasce il nostro disagio. La confusione invece paradossalmente può aiutarci.

    Il punto è che più ci isoliamo dall’ambiente esterno più ci rinchiudiamo nella nostra testa. Al contrario, quando la confusione regna dentro di noi, dovremmo cercarla anche fuori, senza tentare di combatterla o di risolverla. Continua a leggere »

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  • 27 Marzo 2009 /  psicopatologia, psicoterapia, star bene

    da APC – Descrizione del disturbo
    Per insonnia si intende la difficoltà a addormentarsi e a mantenere il sonno o la tendenza a svegliarsi troppo presto la mattina. In genere, si parla di insonnia quando la persona percepisce il proprio sonno insufficiente e insoddisfacente perché dorme troppo poco o male. Fa parte dei disturbi del ritmo, della qualità e della quantità del sonno detti dissonnia, come le ipersonnie e le apnee notturne. Un’altra classe di disturbi del sonno si chiamano parasonnie, in cui compare un evento anomalo e indesiderato durante il sonno o nel passaggio tra il sonno e la veglia. Fanno parte delle parasonnie il bruxismo (digrignare i denti), gli incubi, la sindrome delle gambe senza riposo (prolungati movimenti involontari delle gambe, che rendono difficile addormentarci), il sonnambulismo e il sonniloquio (parlare durante il sonno).
    L’insonnia può essere diversa da persona a persona e si distingue in basDisturbi del sonno - Insonniae alla durata, al tipo e alle cause. In base alla durata possiamo parlare di insonnia occasionale che dura da una a tre notti e spesso è legata a periodi di tensione emotiva, come preoccupazioni familiari o professionali; di insonnia transitoria che dura da tre notti a tre settimane e di insonnia cronica se dura più di tre settimane. Nel caso dell’insonnia occasionale e transitoria non è sempre necessario un trattamento, dal momento che il nostro orologio biologico è in grado di ristabilire la normalità del nostro sonno, come nel caso del fuso orario.

    L’insonnia può essere di tipo iniziale quando si fa fatica a addormentarsi; di tipo centrale se si hanno molti risvegli durante la notte; e di tipo tardiva quando il risveglio mattutino è troppo precoce. Esiste anche un’ insonnia soggettiva: la persona ha la percezione di dormire poco e male ma misurato con la polisonnografia il suo sonno è più o meno regolare. Continua a leggere »

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  • 26 Marzo 2009 /  star bene

    da desiderimagazine

    Una portamento corretto ci facilita la vita e migliora il nostro portamento. A volte abbiamo quei dolorini… e forse è la troppa vita sedentaria, forse è questione di una cattiva postura.
    Ma che cos’è esattamente la postura e che cosa significa mantenerla in modo corretto?
    Per rispondere a quuna buona posturaesta domanda ci avvaliamo di una definizione molto sintetica che lungi dall’essere completa dà l’idea di che cosa si intenda.
    La postura è la capacità del nostro corpo di assumere e cambiare posizione nell’ambiente circostante per controbilanciare la forza di gravità in una situazione di riposo o in movimento. Come camminiamo, come stiamo seduti, come stiamo piedi, come dormiamo, come mastichiamo, come portiamo i pesi… tutto è questione di postura.
    In realtà l’esclusivo riferimento alla posizione che assume il nostro corpo è riduttivo. Gli esperti infatti parlano di Sistema Posturale intendendo un concetto molto più ampio che coinvolge anche il sistema nervoso centrale e periferico, l’occhio, il piede, la bocca e la lingua, l’orecchio interno. Per non parlare delle implicazioni psicologiche dell’interazione individuo-ambiente.
    Posizioni non appropriate sono molto più diffuse di quanto pensiamo ed è bene correggerle per tempo, prima che sfocino in patologie un po’ fastidiose, come per esempio le sciatalgie o le discopatie. Ecco alcune discipline correttive considerate tra le più efficaci.

    Continua a leggere »

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  • disturbi-dell-umore-sintomi-depressione-e-terapie

    da mondobenessereblog

    Uno studio recentissimo ha paragonato il cervello umano a una pila, definendo la depressione come un “livello basso” di energia nel cervello. A partire da questo presupposto è stata formulata un’ ipotesi per “ricaricare il cervello depresso” di energia, proprio con della corrente elettrica, innocua ed indolore. L’ idea è arrivata dal Policlinico Ospedale Maggiore di Milano, i cui ricercatori hanno messo a punto due elettrodi da applicare alla fronte del paziente, collegati ad uno stimolatore elettrico. Dopo una sperimentazione su 14 pazienti, sembra che questi abbiano riportato un marcato miglioramento da questa malattia.
    Ma che questa terapia sia o no valida, la cosa importante in caso di depressione è saperla riconoscere per tempo, poer poter così cominciare a uscirne… Che cos’è la depressione? Come riconoscerla? Quante volte ci capita, in un momento di sconforto di dire “sono depressa”? Ma lo siamo veramente?
    Addentriamoci allora in quella che è la malattia dell’ umore più diffusa.

    COS’ E’ LA DEPRESSIONE
    La depressione è una patologia dell’ umore caratterizzata da un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali, somatici ed affettivi che, nel loro insieme, sono in grado di diminuire in maniera da lieve a grave il tono dell’ umore, compromettendo il “funzionamento” di una persona, nonché le sue Continua a leggere »

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  • 7 Marzo 2009 /  rassegna stampa, star bene

    Luci al neon e strade affollate in una Tokyo super moderna, luogo per eccellenza della fretta contemporanea. Dopo Milano e New York, la terza Giornata Mondiale della Lentezza quest’anno toccherà proprio il Giappone che ognuno di noi ha magari cominciato ad avvicinare attraverso i romanzi di Banana Yoshimoto, con i suoi templi delle industrie tecnologiche, degli orari di lavoro impossibili e del cibo pronto acquistato alle 2 di notte.

    Il giorno 9 marzo l’organizzazione di volontariato l’Arte di Vivere con Lentezza darà appuntamento in alcuni luoghi strategici della capitale giapponese per aprire un confronto anche in questa immensa metropoli sull’uso del tempo, sulla frenesia che attanaglia sempre più persone e sul vivere con lentezza.

    Scarica il manifesto di partecipazione alla Giornata

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