…”Questa malattia è odio puro nei tuoi confronti e nei confronti degli altri”…
Uscirne non è stato facile, non è una strada semplice da percorrere, ma alla fine dentro di me (e solo dentro di me) ho trovato il coraggio per farcela e oggi nella mia vita c’è luce, la vedo e la percepisco sulla mia pelle. So che in mezzo a questo tunnel ti senti sola e fragile e lo so che vuoi sparire, anzi so che questa malattia subdola e codarda vuole che tu sparisca e smetta di vivere. L’ho provato sulla mia pelle, me le ricordo bene le giornate passate sul letto, immobile nel silenzio della stanza e nel caos della testa che urla e non smette mai.
Malattia subdola e codarda che ti fa credere di voler essere sempre più magra, sempre più pelle e ossa. So quanto il cibo ti faccia paura e quanto odi l’immagine che vedi riflessa allo specchio. Conosco l’ansia, la tristezza, il dolore e l’apatia. So bene cosa vuol dire andare a letto, chiudere gli occhi e desiderare di non riaprirli mai più. So che non dormi per i crampi allo stomaco che supplica cibo e so anche che soffochi i singhiozzi e le lacrime e che blocchi ogni emozione. Lo so cosa ti passa per la testa quando ti “concedi” e di mangiare e so anche quanto sudi il giorno dopo per smaltire tutto.
Questa malattia è odio puro nei tuoi confronti e nei confronti degli altri. Conosco l’ossessione perenne per un corpo che vedi grosso e ingombrante e perché quel maledetto numero sulla bilancia non scende, eppure non mangi quasi nulla. So la rigidità con la quale affronti ogni pasto, ogni volta che vorresti quella maledetta torta, ma non puoi.
So quanto ti faccia paura ogni piatto che non hai preparato tu e quanto ti manda in bestia quando ti dicono che mangi troppo poco. Ma questa non è vita, non stai vivendo, esisti e basta e il tempo scorre e tu non sei in grado di viverlo.
Sappi che è un viaggio lungo e solo tu, con tutta la forza che ti è rimasta puoi ribellarti e curarti. Solo tu decidi di riprendere controllo della vita che la malattia ti sta togliendo.
Per me non è stato facile, non lo è neppure ora, però ora ho gli strumenti per scegliere di farcela ogni giorno. Dopo tanta fatica e tanta sofferenza, a mente lucida, riesco a comprendere quanto la malattia avesse controllo su di me. Pelle, ossa, un cuore fermo e un’anima persa: questo quello che mi era rimasto.
Ho perso tempo, che nessuno mi darà più indietro, ma questa esperienza mi ha dato tanto, tanta consapevolezza di me e di ciò che mi circonda. Ho imparato a fidarmi di nuovo delle persone che mi hanno aiutato e quindi ho imparato a chiedere aiuto e lasciarmi aiutare. Ho compreso ad ascoltarmi e a raccontarmi, a ragionare sui problemi, a razionalizzare, senza farmi schiacciare dal dolore e dall’ansia.
Ho compreso l’importanza del cibo, carburante di una macchina meravigliosa che è il nostro corpo, che dobbiamo nutrire e curare per poter vivere e dar vita, assaporando ogni emozione. Ho imparato che non siamo infallibili, che si può sbagliare e che a volte ciò che accade non è sotto il nostro controllo e quindi possiamo solo accettarlo e affrontarlo. Paura, dolore, tristezza sono parte di questa vita e sono essenziali per poter percepire la felicità e la gioia e bisogna essere disposti ad accettarli e affrontarli per poter vivere a pieno. Ho imparato ad accettare le mie debolezze e fragilità, senza aver più paura di piangere e mostrarmi vulnerabile.
Questo viaggio bellissimo è stato difficilissimo e dolorosissimo, ma è grazie alla fatica e al dolore che ora non sono più in gabbia, perché ho saputo rendermi libera. Viaggio che sicuramente non rifarei, ma che mi ha liberata da una gabbia che non mi lasciava vivere. Ed ora io ho fame di vita, non voglio più buttare via il mio tempo. Voglio godermi ogni pasto, ogni uscita con gli amici e voglio emozionarmi, piangere e ridere, soffrire ed essere piena di gioia. SERENA e LIBERA.
Ho paura? Tantissima! Ma fa parte del gioco, fa parte di questo dono unico e irripetibile che si chiama VITA.
Io sono cresciuta tanto e sono molto orgogliosa di me e del mio corpo, che con tutti i difetti che può avere mi permette di amare, di emozionarmi e di fare cose incredibili. Mi sento libera e posso respirare di nuovo.
Ce la puoi fare, puoi uscirne e riprendere in mano la tua vita. Hai un biglietto di sola andata e sta a te essere felice e goderti ogni attimo. Anche io credevo che mi sarei schiantata al suolo, ma ora volo sopra le nuvole. C’è luce in fondo al tunnel, coraggio!! Vai a prendere quella luce.
Ginevra
Modena – Gennaio 2021