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MELINA MULAS. IL TERZO OCCHIO

ancora fino al 8 gennaio 2006  la mostra: MELINA MULAS. IL TERZO OCCHIO
dalla Rete Civica del Comune di Modena

Circa sessanta immagini in bianco e nero sono testimonianza di un imponente lavoro di ricerca iniziato 14 anni e fa terminato nel 2002 sotto la guida del Dalai Lama che ha orientato l’autrice verso i maestri più rappresentativi e l’ha aiutata a raggiungerli attraverso l’India, il Sikkim, la Francia, l’Austria, il Nepal, la Svizzera e l’Italia.
Obiettivo: la testimonianza rigorosa dei volti dei Lama buddisti.
Di indispensabile supporto è stato il dipartimento di Cultura e Religioni del governo tibetano in esilio a DharamSala.

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L’antica tradizione spirituale tibetana, preservata e trasmessa nella sua integrità grazie all’insegnamento dei maestri rifugiati dagli anni Sessanta in India e in Nepal, è prima protagonista della mostra. (Dopo l’invasione cinese che ebbe luogo nel 1959, infatti, solo una severa disciplina e un profondo attaccamento alle radici hanno consentito che questa tradizione millenaria non andasse perduta).
Il secondo protagonista è lo sguardo: quello che noi rivolgiamo all’esterno e quello che riceviamo.
I Lama tendono a sviluppare, nelle loro pratiche meditative e grazie a un’educazione costante, ciò che si definisce il terzo occhio. Queste immagini, quelle appese alle pareti della mostra così come quelle del catalogo, rappresentano dunque sguardi particolarmente educati a vedere – tranne nel caso dei lama bambini, individuati come reincarnazioni di grandi Lama ma ancora, ovviamente, all’inizio della loro formazione spirituale.

Con il semplice espediente di chiedere loro di guardare l’obiettivo, Melina Mulas ha messo questi personaggi in condizione di regalarci appunto il loro sguardo.
Datasi queste regole, la fotografa non ha indugiato verso effetti spettacolari o emotivamente accattivanti, risolvendo il suo lungo lavoro in una serie di immagini in bianco e nero, stampate senza elaborare l’immagine e anzi tenendone spesso in evidenza il bordo scuro che si forma ai margini della pellicola.

Spogliata dal suo sapore esotico o turistico, la cultura di un Est che non ci appartiene, ma che ci è sempre più vicina, assume il semplice ma assertivo carattere di una presenza ineludibile.
Nessuno è riuscito a distruggere quegli sguardi e ciò di cui sono eredi.
A nostra volta, queste fotografie ci pongono in condizione di sentirci osservati e di osservare. E’ il primo passo attraverso cui riceviamo una lezione rivolta al sapere guardare.

Il gioco delle immagini sta in questa reciprocità, che rivela due aspetti diversi ma tra loro legati: la reciproca osservazione genera tolleranza, sia tra soggetti singoli sia tra popoli; la fotografia, come pratica per eccellenza non violenta e che nasce nella reciproca osservazione, può farsi mezzo di indagine antropologica, ma anche veicolo di un più vasto incoraggiamento alla comprensione tra culture.

La mostra è accompagnata da una ventina di fotografie a colori che danno un’idea del contesto in cui si è andata sviluppando e ancora vive la cultura tibetana.
A corredo della rassegna sarà pubblicato dalla casa editrice 5Continents di Milano un volume di fotografie di Melina Mulas.
La mostra resterà allestita fino all’8 gennaio 2006.

16-17-18 settembre 2005. Nelle giornate del festivalfilosofia, alcuni Lama realizzeranno un mandala secondo l’antica tradizione tibetana.

Domenica 18 dicembre 2005 alle 18 presso la Sala Grande di Palazzo Santa Margherita in c.so Canalgrande 103 sarà presentato il calendario 2006 della Galleria Civica di Modena e della Tipolitografia FG di Savignano sul Panaro.
Protagonisti assoluti i Lama e i luoghi del Tibet, ritratti dalla fotografa Melina Mulas.
Si tratta di una quindicina di immagini a colori, una selezione tratta dalla mostra *Melina Mulas. Il Terzo Occhio*
In mostra circa sessanta immagini in bianco e nero, alle quali si accompagnano circa una quindicina di immagini a colori oggetto del calendario, a testimonianza di un imponente lavoro di ricerca iniziato 14 anni e fa terminato nel 2002.
Lo stesso Dalai Lama ha orientato e guidato l’autrice verso i maestri più rappresentativi e l’ha aiutata a raggiungerli attraverso l’India, il Sikkim, la Francia, l’Austria, il Nepal, la Svizzera e l’Italia.
La presentazione del calendario si accompagnerà, come consuetudine, ad un concerto gospel ad ingresso gratuito.

Periodo 16 settembre 2005 – 8 gennaio 2006

Orari da martedì a venerdì 10,30-13,00; 15,00-18,00
sabato, domenica e festivi 10,30-18,00
25, 26 dicembre 2005 e 1 gennaio 2006
apertura pomeridiana 15,00-18,00
chiuso il lunedì

Ingresso € 5,00, ridotto € 2,50*
biglietto unico per le mostre “Melina Mulas. Il Terzo Occhio” a Palazzo Santa Margherita e “Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte. La Mensa delle Culture” alla Palazzina dei Giardini
gratuito per minori di 18 anni e maggiori di 60
giovedì ingresso gratuito

*riduzioni valide per possessori tessere CTS, T.C.I., Art’è, iscritti FAI, biglietto FS valido per la giornata, soci Coop, studenti universitari e altre riduzioni convenzionate

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