• In sintesi… abbiamo una buona notizia e una cattiva notizia! La cattiva notizia è che non possiamo modificare gli eventi e non possiamo scappare da nessuna parte. Cioè, questo momento così come lo stiamo vivendo è immodificabile nel breve periodo.

    Chi voglio essere durante il COVID-19?

    Chi voglio essere in questa fase Covid-19? Siamo tutti passati per la prima zona, dobbiamo avvicinarci alla terza zona di crescita passando per l’apprendimento. Cosa significa?

    Penso che molti abbiano passato anche un momento di “negazione” cioè un momento in cui sembrava non fosse vero/possibile che il coronavirus fosse arrivato in Italia, era una roba che riguardava la Cina! Non ci aspettavamo che potesse coinvolgere la nostra Emilia, le nostre vite. Quindi abbiamo “negato”. Quando poi ci siamo resi conto che era proprio qui, abbiamo cominciato ad avere PAURA e le reazioni sono state effettivamente quelle descritte nella figura: le corse ai supermercati e alle farmacie, paura, rabbia e irritabilità. Abbiamo poi cominciato ad accumulare sempre più informazioni ma in modo caotico. In questa seconda zona di APRENDIMENTO è necessario quindi cercare di riordinare le idee e di rintracciare le informazioni più scientifiche, verificando l’autenticità delle fonti e allo stesso tempo, prendendo coscienza delle nostre emozioni che così impariamo a gestirle. Dobbiamo spostarci sempre di più nella zona della CRESCITA e della CONSAPEVOLEZZA. È lì che dobbiamo stare per vivere al meglio questo difficile momento. Trovare uno scopo significa che le nostre giornate, il nostro tempo dobbiamo incanalarlo verso scopi, obiettivi e passioni, limitatamente alle nostre possibilità e caratteristiche personali. Dobbiamo pensare agli altri e mettere a disposizione i nostri talenti, le nostre abilità verso chi ha bisogno. Vivere il presente senza malinconie per il passato o ansie per il futuro, dobbiamo ACCETTARE questo momento e cogliere l’opportunità di questo tempo che inevitabilmente fatichiamo a gestire in questa misura. È necessario un adattamento. È cambiato all’improvviso il vento e ci siamo trovati a gestire una tempesta, dobbiamo quindi essere consapevoli che stiamo facendo del nostro meglio, sappiamo che passerà la tempesta, ci vorrà un po’ di tempo perché torni l’arcobaleno ma dobbiamo essere fiduciosi e lavorare insieme, infondere speranza e allo stesso tempo agire con saggezza e consapevolezza. Non abbiamo a disposizione pozioni magiche, dobbiamo lavorare, ognuno con le proprie risorse, tutti insieme e affrontare la tempesta. Rimaniamo saldi alla zona di crescita praticando la calma e ringraziamo tutti coloro che stanno lavorando, per primi i medici, e i ricercatori, tutto il personale sanitario, ma anche coloro che lavorano nella filiera produttiva, e un enorme GRAZIE anche a chi resta a casa!

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