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Psicologo, Psicoterapeuta e… chi più ne ha, più ne metta

di Gaetano Dell’Anna il 26.04.2005
AltraPsicologia.it

Da tempo c’è allarme per lo sconfinamento di mestieranti della Psicologia nel campo che pertiene alla nostra Professione.
Ci si aspetta che la Legge, il Codice Deontologico, gli Ordini professionali provvedano a “responsabilizzare”, “confinare”, “tutelare”, ma non c’è alcuna chiarezza della consistenza di tali fantasiosi interventi, ne di operazioni efficaci al fine di identificare eventuali “trasgressori” o del potere che, intervenendo, si dispiegherebbe contro questi ultimi.

Operazionalmente, ciò che fanno

uno psicoterapeuta
uno Psicologo
un Dottore in Psicologia
un counselor
un soggetto qualsiasi che ha appreso una tecnica della relazione

è pensare, ri-conoscere e comunicare usando specifiche competenze.

Per la legge solo il primo potrebbe usare la psicoterapia: solo uno “psicoterapeuta” può FARE “psicoterapia”. Ma si può davvero definire che cosa fa, operazionalmente, uno psicoterapeuta, che ne specifica l’attività?
E – quesito cruciale – in che modo il “fare” di uno psicoterapeuta si differenzia evidentemente da quello di un “soggetto qualsiasi che mette in pratica una tecnica della relazione”?

Ecco che tutto si riduce a che cosa è scritto su un pezzo di carta e a ciò che la Legge dice in proposito.

Ebbene, è proprio questo il campo in cui sta succedendo di tutto, e non da poco tempo: alcune Scuole che preparano gli Psicologi affichè divengano specialisti – cioè “psicoterapeuti” – usano gli stessi docenti, le stesse tecniche di insegnamento e le stesse stanze per formare la concorrenza.
Gran parte delle Scuole di Specializzazione riconosciute dal Ministero infatti prepara anche i “counselors”, cioè, in pratica i concorrenti dei propri specializzandi. Solo che questi ultimi (becchi e bastonati) pagano cifre favolose per ottenere in non meno di 4-5 anni ciò che a quelli viene dato in 2-3 anni a molto meno: un pezzo di carta.
Chiunque può diventare counselor, non occorre alcuna formalità, nemmeno un titolo di studio particolare, basta pagare e frequentare un corso abbastanza breve.

È vero che i neo-psicoterapeuti sono a tal prezzo autorizzati per legge a praticare, ma ai counselor non occorre alcuna autorizzazione e possono cominciare a lavorare assai prima per fare, poi, le stesse cose: applicare una tecnica della relazione in seguito alla richiesta di un soggetto per situazioni riguardanti la sua esistenza.

Tutto questo l’Ordine non lo sa; se lo sa non interviene. Forse proprio “non può” intervenire; allora è pertinente chiedersi che cosa è che fa, operazionalmente, un qualsiasi Ordine Professionale per confinare l’abuso, tutelare l’utenza e gli iscritti, responsabilizzare i Poteri su questa situazione.

Ci sono “operatori” che stanno danneggiando l’immagine professionale dello Psicologo e il suo rapporto con la Società, e non sono giovani inesperti Colleghi. Alcune scuole stanno distruggendo l’identità della Psicologia professionale e l’Ordine non fa niente.

Se sei uno Psicologo, e vuoi lavorare, non puoi nemmeno promuovere liberamente la tua attività, perché l’Ordine ha il privilegio di controllare la tua pubblicità. In base a quali necessità ideali, formali e sostanziali, all’Ordine è attribuita la competenza di regolare la diffusione di notizie descrittive della professionalità di uno Psicologo?
I counselor possono fare la pubblicità che vogliono ma uno Psicologo, almeno, ha un Ordine. Dobbiamo essere contenti, è evidente!


Commenti

Dr. Jacopo Grisolaghi – Chi ha scritto questo articolo farebbe bene a documentarsi. Dire che uno psicoterapeuta usa le stesse tecniche, è formato da stessi docenti…ecc…di un counselor, è sbagliato. L’ignoranza è la peggior malattia! Prima di scrivere altre “oscenità” Le consiglio di studiare i seguenti testi: Abilità di Counseling (di M. Hough); A che gioco giochiamo (di E. Berne); Sistemi cognitivi complessi e psicoterapia (di M.A. Reda); Metodologia dell’intervento in Psicologia clinica (di M. Grasso).
In fede JG

Scritto il 27/05/2005 alle ore 19:36:07

Segreteria – Per dovere di informazione precisiamo quanto esposto dall’autore e cioè “alcune Scuole che preparano gli Psicologi affichè divengano specialisti – cioè “psicoterapeuti” – usano gli stessi docenti, le stesse tecniche di insegnamento e le stesse stanze” (…) il chè corrisponde a verità.
Ciò non toglie che i counselor sono diplomati (in qualsiasi scuola media superiore) con 3 anni di formazione (150 ore all’anno), mentre i terapeuti sono medici o psicologi (quindi un persorso di laurea) con abilitazione e 4 anni di formazione con più di 600 ore annuali di formazione teorico-pratica… evidentemente ALTRA COSA.

Scritto il 07/06/2005 alle ore 22:52:52

nicola piccinini – L’ignoranza è la peggior malattia… vero, come anche il commentare articoli senza averli letti con attenzione 😉 Ringrazio la Segreteria del sito web per aver precisato il senso dell’articolo, che intende porre l’attenzione su ben altre questioni! Un cordiale saluto, nicola piccinini (http://www.altrapsicologia.it)

Scritto il 05/08/2005 alle ore 11:45:08

Gaetano Dell-Anna – Psicologo – Preciso:
Il fatto che un mio testo trovi spazio – come anche altri – sul sito di AltraPsicologia non presuppone da parte mia alcun appoggio incondizionato a tale associazione. I commenti interessati che qui si leggono portano acqua solo al mulino di chi sfrutta i giovani Psicologi per fare denaro e costruiresi una carriera usando opportunisticamente qualunque mezzo. E’ la bassa politica di chi finge di voler cambiare le cose ma trova conveniente lasciare tutto com’è.

Scritto il 08/06/2006 alle ore 07:45:31

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