• Si tratta di una disciplina scientificamente fondata, la cui validità è suffragata da centinaia di studi, per la diagnosi e la cura in tempi brevi di alcuni disturbi psicopatologici:

    Depressione e disturbo bipolare – Ansia, fobie, attacchi di panico e ipocondria – Ossessioni e compulsioni – Ansia o preoccupazione generalizzate – Disturbi alimentari (anoressia, bulimia, disturbo dell’alimentazione incontrollata) – Stress, disturbi psicosomatici e cefalee – Disfunzioni sessuali (eiaculazione precoce, anorgasmia, disturbi del desiderio sessuale) – Abuso e dipendenza (alcool, droghe, gioco) – Disturbi della personalità – Insonnia – Difficoltà a stabilire e mantenere relazioni sociali e comportamenti impulsivi – Problemi di coppia – Difficoltà nella scuola o nel lavoro – Bassa autostima.  La psicoterapia cognitivo-comportamentale, come suggerisce il termine, combina due forme di psicoterapia estremamente efficaci:

    La psicoterapia comportamentale: aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona ha in tali circostanze, mediante l’apprendimento di nuove modalità di reazione. Aiuta inoltre a rilassare mente e corpo, così da sentirsi meglio e poter riflettere e prendere decisioni in maniera più lucida.
    La psicoterapia cognitiva: aiuta ad individuare certi pensieri ricorrenti, certi schemi fissi di ragionamento (belief) e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni negative che vengono percepite come sintomi e ne sono la causa, a correggerli, ad arricchirli, ad integrarli con altri pensieri più oggettivi, o comunque più funzionali al benessere della persona. Continua a leggere »

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  • 18 Gennaio 2009 /  ansia, depressione, psicopatologia, psicoterapia
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    Cosa significa soffrire d’ansia? E cos’è questa emozione così terribile che accompagna e pervade il nostro corpo di sintomi così insopportabili e spesso invalidanti?
    Innanzitutto va detto che l’ansia è una buona compagna di vita se tenuta a buoni livelli, come dire: se non va oltre una certa soglia a dire il vero un po’, anzi troppo, scomoda!
    E’ una buona compagna perché in alcuni momenti ci ha dato la possibilità di ottime performance che altrimenti non sarebbero state possibili. Prendiamo ad es. gli atleti prima delle gare, gli studenti prima delle prove d’esame, chiunque di noi davanti a qualsiasi prova. Appare evidente che una “buona” dose di ansia ha sempre alzato i livelli di perfomance, altrettanto chiaro invece che alti livelli di ansia immobilizzano e rendono impossibile qualunque prova. Premesso ciò stiamo parlando quindi di quantità, e aggiungo anche di interpretazione di un evento più terribile di quanto non sia. Ma tutto ciò non chiaramente sufficiente per smettere di stare male! Continua a leggere »

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