• 17 Novembre 2007 /  ansia, depressione, psicopatologia

    di Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino
    In questo post ho pubblicato alcuni dati disponibili sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità sull’efficacia dei trattamenti per la salute mentale.

    Interventi psicosociali di provata o probabile efficacia in Clinical Evidence (CE), in Roth e Fonagy (RF) e per la American Psychological Association (APA).
    Gli psicofarmaci sono considerati solo in CE. Nelle psicoterapie cognitivo comportamentali sono state incluse anche terapie prevalentemente comportamentali e varianti come la terapia dialettico-comportamentale. Non tutti gli interventi sono stati presi in considerazione in CE.


    ABUSO DI ALCOL (non trattato in CE)
    Terapie efficaci
    • Terapia cognitivo comportamentale mirata ad aumentare l’adattamento sociale (APA, RF)
    • Brevi interventi educativi, inclusa l’intervista motivante (APA, RF).

    ANORESSIA E BULIMIA NERVOSA
    Terapie efficaci
    • Terapia cognitivo comportamentale (APA, RF; solo probabilmente efficace per CE)
    • Terapia eclettica (APA, RF)
    • Terapia familiare (solo per RF e solo per anoressiche giovani)
    • Efficaci ma solo nel ridurre i sintomi e nel breve termine: Farmaci antidepressivi triciclici e fluoxetina
    Probabilmente efficaci
    • Terapia interpersonale (CE e RF e solo per bulimia)
    Probabilmente inefficaci o dannosi (solo per anoressia)
    • Antidepressivi triciclici (CE)
    • Neurolettici che aumentano l’intervallo QT (CE)
    • Ciproeptadina (CE)
    • Cisapride (CE)

    DEMENZA (non considerata da APA)
    Efficaci
    • Interventi psicosociali per i familiari (RF)
    • Donezepil (sintomi neurocognitivi)
    • Galantamina (sintomi neurocognitivi)
    Probabilmente efficaci
    • Terapia di orientamento alla realtà (su sintomi neurocognitivi e comportamentali) (CE, RF)
    • Estrogeni (sintomi neurocognitivi)
    • Selegilina (sintomi neurocognitivi)
    • Ginko biloba (sintomi neurocognitivi)
    • Risperidone (sintomi psicotici e dei disturbi del comportamento)
    • Olanzapina (sintomi psicotici ed agitazione)
    • Carbamazepina (disturbi comportamentali)
    • Valproato di sodio (disturbi comportamentali)
    Bilanciamento tra benefici e danni
    • Rivastigmina (per sintomi neurocognitivi nell’Alzheimer)
    • Fisostigmina (idem)

    DEPRESSIONE
    Efficaci
    • Psicoterapia cognitivo-comportamentale (nella depressione lieve o moderata) (CE, RF, APA)
    • Psicoterapia interpersonale (nella depressione lieve o moderata) (CE, RF, APA)
    • Antidepressivi triciclici e tetraciclici
    • Inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO)
    • Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)
    • Terapia elettroconvulsivante nei pazienti con gravi forme depressive che non rispondono ai farmaci
    • Trattamento continuato con antidepressivi per la riduzione del rischio di recidiva
    Probabilmente efficaci
    • Terapia basata sulla soluzione di problemi (nella depressione lieve o moderata) (CE, APA)
    • Terapia psicodinamica strutturata breve (RF, APA)
    • Combinazione di farmaci e psicoterapia (anche nella depressione grave) (CE)
    • Iperico (nella depressione lieve o moderata)

    DISFUNZIONI SESSUALI E TERAPIA DI COPPIA (non considerate da CE)
    Efficaci
    • Psicoterapia cognitivo comportamentale per impotenza e vaginismo) (APA, RF)
    Probabilmente efficaci
    • Tecniche comportamentali per l’eiaculazione precoce (APA, RF)

    DISTURBI D’ANSIA (ANSIA GENERALIZZATA, FOBIE CON E SENZA ATTACCHI DI PANICO, DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS)
    Efficaci
    • Ansia generalizzata, attacchi di panico e fobie: Psicoterapia cognitivo-comportamentale (RF, APA); CE considera questo trattamento solo probabilmente efficace per l’ansia generalizzata e non lo ha ancora preso in esame per attacchi di panico e fobie
    • Terapia del disturbo post-traumatico da stress: psicoterapia cognitivo comportamentale (CE,APA, RF); EMDR (CE; solo probabilmente efficace per APA)
    • Prevenzione del disturbo post-traumatico da stress dopo trauma: Psicoterapia cognitivo comportamentale in più incontri nelle persone con disturbo acuto da stress (CE)
    • Attacchi di panico: Antidepressivi triciclici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina
    • Disturbo post-traumatico da stress: sertralina; paroxetina
    Probabilmente efficaci
    • Fobia del sangue: Applicazione di tensione ed esposizione (RF)
    • Terapia del disturbo post-traumatico da stress: terapia psicodinamica strutturata (RF)
    • Ansia generalizzata: Buspirone; alcuni antidepressivi
    Bilancio benefici e danni da valutare individualmente
    • Benzodiazepine (comunque per breve durata)
    • Kava

    DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
    Efficaci
    • Psicoterapia cognitivo-comportamentale (CE, APA, RF)
    • Inibitori della ricaptazione della serotonina
    • Farmaci (fluvoxamina) più terapia comportamentale
    Probabilmente efficaci
    • Antipsicotici aggiuntivi in pazienti che non rispondono ai soli inibitori della ricaptazione della serotonina

    DISTURBI DI PERSONALITÀ
    Efficaci
    • Addestramento alle abilità sociale (solo per il disturbo di personalità evitante) (APA, RF)
    • Psicoterapia comportamentale dialettica (APA, RF)
    Probabilmente efficaci
    • Psicoterapia psicodinamica (RF)

    SINDROME DA FATICA CRONICA (solo CE)
    Efficaci
    Esercizio aerobico graduale (CE)
    Psicoterapia cognitivo comportamentale (CE)
    Probabilmente inefficaci
    Riposo prolungato (CE)
    Immunoterapia (CE)

    SCHIZOFRENIA
    Efficaci
    • Interventi familiari psicoeducativi-comportamentali, anche di gruppo, per ridurre le recidive
    (CE, APA, RF)
    • Interventi psicoeducativo-comportamentali coi pazienti, anche di gruppo, per ridurre le recidive
    • Terapia di mantenimento con farmaci per 6-9 mesi dopo episodio acuto
    • Clozapina nei pazienti resistenti ai farmaci tradizionali
    Probabilmente efficaci
    • Psicoterapia cognitivo-comportamentale dei sintomi psicotici resistenti ai farmaci (CE, APA, RF)
    • Addestramento alle abilità sociali (RF, APA)
    • Inserimento lavorativo con sostengo (APA)
    Bilancio benefici e danni da valutare individualmente
    • Vari antipsicotici (aloperidolo, aloperidolo decanoatao depot, clorpromazina, loxapina, molindone, pimozide, pipotiazina palmitato depot, olanzapina, quetiapina, risperidone, ziprasidone, zotepina, sulpiride, tioridazina, clozapina)
    Probabilmente inefficaci
    • Intervento familiare solo informativo per migliorare l’adesione al trattamento

    INTERVENTI NELL’INFANZIA (solo depressione e ADHD per CE)
    Efficaci
    • Depressione: psicoterapia cognitivo-comportamentale (nella depressione lieve e moderata)
    • Enuresi e enconpresi: terapia comportamentale (APA, RF)
    • Disturbo oppositivo-aggressivo: terapia cognitivo comportamentale e formazione dei genitori (APA, RF)
    • Fobia della scuola: esposizione rapida (RF)
    • Disturbi pervasivi dello sviluppo: terapia comportamentale dei comportamenti indesiderati (RF)
    Probabilmente efficaci
    • Depressione: psicoterapia interpersonale
    • Disturbi d’ansia generalizzata: psicoterapia cognitivo comportamentale e psicoterapia
    psicodinamica
    • Disturbi ossessivo compulsivi: psicoterapia cognitivo comportamentale
    • ADHD: psicoterapia multimodale a lungo termine (RF)
    • ADHD: Metilfenidato, desamfetamina, metilfenidato più terapia comportamentale (CE)
    Bilancio tra benefici e danni
    • Depressione: Inibitori selettivi della serotonina
    Probabilmente inefficaci o dannosi
    • Triciclici

    Fonte:
    “Efficacia degli interventi, profili professionali e qualità in salute mentale”
    Pierluigi Morosini, Antonella Gigantesco, Fiorino Mirabella, Angelo Picardi.
    Centro di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto Superiore di Sanità, Roma

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    Nell’ambito psicologico e psicoterapeutico è fondamentale la creazione di una buona relazione terapeutica che permetta di affrontare insieme i problemi e superarli.
    Risulta pertanto importante che il clinico sia disposto ad accogliere, ascoltare, sostenere e motivare il paziente verso i suoi obiettivi di conoscenza e cambiamento personale.
    Allo stesso modo è però fondamentale che il clinico si tenga aggiornato e utilizzi strumenti di intervento efficaci.
    L’informazione sull’efficacia degli strumenti di intervento, per ragioni diverse, arriva al pubblico e talvolta agli stessi operatori con difficoltà.

    Spero che la pubblicazione di questi dati possa essere utile nell’orientare le scelte sia dei clinici che degli utenti in modo che entrambi possano optare per percorsi alternativi in risposta a problematiche diverse.

    Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino

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    Pubblicato da Maria Pia Bagnato Bulgarelli @ 20:08

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